La gestione strutturata del credito e la valorizzazione del sottostante immobiliare

Il Direttore Generale di Héra Holding interviene al Convegno del Quotidiano Immobiliare “NPL, investimenti e real estate, materiali per il benessere”

La riduzione dello stock di NPE in pancia agli Istituti di Credito degli ultimi anni è stata sicuramente necessaria e decisiva.

Ora la vera sfida di banche e servicers è la gestione strutturata del credito in caso di deal complessi che richiedono competenze finanziarie e skills core di settore altamente specializzati.
Questo il tema approfondito dal Direttore Generale di Héra Holding S.p.A., Paolo Zago, che il 4 aprile 2019 è intervenuto al Convegno organizzato dal Quotidiano Immobiliare “NPL, investimenti e real estate, materiali per il benessere” presso l’Innovation Campus di Milano.
Il mercato dei crediti deteriorati ha infatti subìto una profonda trasformazione negli ultimi anni. “Il fatto di aver ripulito i bilanci delle banche – ha spiegato Zago – o di aver fatto delle cessioni molto importanti in questi anni non significa aver risolto il problema del credito o il problema ancor più ampio della valorizzazione”.
“Secondo i dati di Banca Ifis a gennaio 2019 – ha continuato Zago – ci sono ancora 120 miliardi di Npl in carico alle banche, 155 sono stati ceduti al mercato primario e solo 7 sono i miliardi di recovery. Questo presuppone che cedere il credito non significa averlo gestito e valorizzato”.
La tendenza delle banche è infatti quella di non gestire questi crediti ma di cederli a servicer generalisti specializzati principalmente sulle situazioni meno complesse in modo da consentire un rientro di denaro più veloce (cash-in) e quindi focalizzandosi principalmente sui crediti retail (sia unsecured che secured) e/o sui big tickets.
“Questa tipologia di recupero del credito è un servizio che ha raggiunto ormai la fase di maturità – ha proseguito Zago -. Occorre fare uno step-up nella gestione del credito e mettere in campo le competenze core per recuperare il maggior credito possibile”. I fondi/servicers, che hanno acquistato i crediti direttamente dagli Istituti di credito, hanno la necessità di iniziare a gestire le posizioni più complesse in modo più efficace e specializzato in quanto il prezzo delle cessioni è in aumento e la pressione per garantire gli IRR agli investitori diventa maggiore.
In particolare per il settore real estate e industriale serve una forte specializzazione che non riguarda il recupero del credito ma la valorizzazione del sottostante processo produttivo.



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